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Milano-Sanremo “la Classicissima” del Ponente Ligure (Parte 2)

Milano-Sanremo “la Classicissima” del Ponente Ligure (Parte 2)

…continua: la mia Milano – Sanremo (parte II)

… quel pomeriggio c’era tanta gente lungo la strada ad aspettare il passaggio della Milano Sanremo … e nonno Luigi incontrò in quella occasione un caro amico che non vedeva da tanti anni … Giorgio il pasticcere, come lui appassionato delle corse in bicicletta …

… Giorgio e Luigi, ormai diventati entrambi nonni si riconobbero e si rimisero a parlare della loro amicizia, della loro passione, della loro famiglia e dei loro nipoti … Giorgio ricordava a Luigi i tempi in cui entrambi ragazzi andavano a curiosare vicino all’hotel di Ceriale dove veniva la squadra Bianchi  per fare gli allenamenti invernali in preparazione della stagione delle corse, al sole caldo e sulle belle strade della riviera di ponente, tra le valli di Albenga, i Capi, Imperia e Sanremo …

Generazioni diverse a bordo strada…

… fu quel giorno a bordo strada che Marco il nipotino di Luigi conobbe fece amicizia con Andrea, il nipotino di Giorgio … a parlare di biciclette, a guardare ammirati i corridori … la magia ed il fascino del ciclismo si stava rinnovando … e come d’incanto si univano i sentimenti e le passioni, si avvicinavano le generazioni e si moltiplicavano il coinvolgimento e la complicità …

 

… Giorgio ed Andrea insieme a Luigi e Marco si incontrarono tante altre volte in quegli anni, sempre in occasione della Classicissima di Primavera, sempre a bordo strada e ad attendere trepidanti ed eccitati il passaggio della corsa nella zona del rifornimento di Ceriale, l’ultimo prima del finale di corsa … dove i corridori rallentano un poco e si allargano sul lato dello stradone  per afferrare al volo i sacchetti con i panini e le borracce che i meccanici, i tecnici ed i massaggiatori porgono loro … Andrea e Marco, attenti e svelti, riuscivano sempre prendere qualche borraccia vuota che i corridori buttavano ai lati della strada per sostituirle con quella piena di acqua e sali, per dissetarsi ed idratarsi in gara … veri e propri trofei di corsa di cui andare fieri e da mostrare agli amici …

… anche nel 1974 erano insieme in quattro, i nonni Luigi e Giorgio coi i nipoti Marco ed Andrea, lungo l’Aurelia al rifornimento di Ceriale … quale grandissima emozione quella fantastica edizione della Sanremo!

… la vinse Felice Gimondi, il fortissimo bergamasco di Sedrina … quel giorno arrivò solitario al traguardo a braccia alzate ed in maglia iridata di Campione del Mondo, che aveva saputo conquistare sulla collina del Monjuic a Barcellona nel Settembre ’73, con uno capolavoro di sprint a quattro tra lo spagnolo Luis Ocana ed i belgi Freddy Maartens ed Eddy Merckx …

… Gimondi scattò dalla fronte del gruppo ristretto in testa alla corsa, all’uscita di Arma di Taggia in un breve tratto in leggera salita … e nell’attraversare la galleria Castelletti incrementò il vantaggio, si buttò a capofitto nella successiva leggera discesa … e fu capace di resistere da solo in testa ed all’attacco nella salita del Poggio, nella picchiata in discesa su Sanremo e negli ultimi km fino sul traguardo di Via Roma … una impresa memorabile, commovente e bellissima …

 

Giovani appassionati sul traguardo della Milano-Sanremo del 1980

… alcuni anni dopo, nella festa di San Giuseppe del Marzo 1980 Marco ed Andrea, ormai diventati ragazzi decisero di andare da soli a Sanremo per vedere la corsa al suo arrivo, dal vivo sul traguardo … i nonni Luigi e Giorgio rimasero come sempre al rifornimento di Ceriale …

… negli anni ’70 solo le vittorie di Dancelli e di Gimondi interruppero la serie delle vittorie straniere: i fiamminghi con Merckx (7) e De Vlaeminck (3)  e l’olandese Jan Raas (1) vincevano in quegli anni la Classicissima, con grandi volatoni di gruppo …

… ma quel giorno del 1980 il forte e resistente velocista italiano Pierino Gavazzi seppe vincere la corsa di primavera … il patron della corsa Vincenzo Torriani volle inserire nel finale del percorso la salita del Poggio, per concedere una chance agli attaccanti in salita ed in discesa per anticipare la ormai classica volata di gruppo sul traguardo di Via Roma …

Vittoria Gavazzi alla Milano-Sanremo

… il plotone dei corridori nonostante i tanti tentativi di attacco e di contrattacco piombò compatto e velocissimo sul traguardo di Sanremo dove Gavazzi ebbe la meglio in una volata regale sui migliori di quegli anni, Saronni, Raas, Kelly, De Vlaemicnk, Moser, Bossis, Thaler, Martinelli e De Wolf, tutti con lo stesso tempo, ma battuti allo sprint …

… Andrea tifava per i campioni stranieri e Marco per quelli italiani: un italiano vinse e fu una grande festa per tutti … Andrea e Marco brindarono allegri bevendo la loro prima birra insieme …

 

Gli anni di Moser e Saronni…rivalità sul “Poggio di Sanremo”

… con l’inserimento del Poggio negli ultimi km della Milano-Sanremo da allora in avanti la Classicissima si è sempre corsa con un copione consolidato e intrigante, semplicissimo ed affascinante: riusciranno i coraggiosi attaccanti … o sulla salita del Poggio, o nella discesa, o negli ultimi km dentro Sanremo … ad anticipare il gruppo e la volata dei velocisti?

… grandi edizioni della Sanremo furono quelle del 1983 con la vittoria di Beppe Saronni e del 1984 con la vittoria di Francesco Moser: che in quegli anni dominavano con il loro dualismo il ciclismo italiano e spesso anche quello mondiale …

Moser e Saronni alla milano Sanremo

… nel ’83 Saronni vinse da solo ed a braccia alzate, in maglia iridata di campione del mondo (che aveva conquistato in Inghilterra l’estate prima, con uno sprint imperioso e potente, passato alla storia negli annali del ciclismo come la “fucilata di Goodwood” ) … con una attacco capolavoro scattò in salita sul Poggio dal gruppo con tutti i migliori, che la precedente azione di Moser aveva selezionato sulla Cipressa … scollinò con una manciata di secondi sugli inseguitori, seppe resistere  in discesa ed insistere negli ultimi km … per arrivare il solitaria finalmente sul traguardo felice e sorridente, tra due ali di folla impazzita di passione e di gioia …

… un altrettanto grande numero da campione fece Moser l’anno successivo: nell’84 Francesco era reduce dagli strepitosi record dell’ora a Città del Messico, in altura ed in velodromo aveva portato il limite allo strabiliante record di 51,151 km fatti in un’ora … era come sempre uno dei favoriti nella corsa che non era mai riuscito a vincere … ( ma quello era destinato ad essere il suo anno migliore: tanto forte e resistente da vincere oltre alla Sanremo a Marzo, anche il Giro d’Italia in Maggio ) …

… sulla ultima salita  forzano l’andatura e scattano il francese Madiot, l’irlandese Roche e l’inglese Millar … ma Moser reagisce caparbio e forte … si riaggancia ai  tre allo scollinamento del Poggio … si getta all’attacco in una discesa mozzafiato da brividi e stacca tutti … si invola nei tornanti e nelle curve secche con traiettorie da grande specialista che solo lui sa dipingere … tiene da solo in testa sul rettilineo e rilancia ancora l’andatura … per giungere infine sul traguardo in solitario con 20 secondi di vantaggio sul gruppetto dei migliori regolato da Kelly, Vanderarden e Rosola … una azione potente ed imperiosa, per una impresa indimenticabile …

… grandi i duelli tra Francesco Moser e Giuseppe Saronni in quegli anni 80 … l’Italia della passione ciclistica si divideva in opposte fazioni e tifoserie (saronniani contro moseriani), come aveva fatto negli anni 40 e 50 ai tempi di Bartali, Coppi e Magni, o negli anni 60 e 70 ai tempi di Adorni, Motta e Gimondi …

I trionfi italiani degli anni ‘90

… e come fece ancora negli anni 90, ai tempi di tre grandi campioni come Gianni Bugno, Claudio Chiappucci e Maurizio Fondriest …

… ma questa storia ce la raccontano ora le parole di Pietro, il figlio di Luigi ed il papà di Marco che ebbi modo di incontrare la prima volta, alcuni anni fa ormai … sempre a Ceriale, sempre lungo la Aurelia, sempre il giorno della Milano-Sanremo, sempre nelle tante chiacchere e conversazioni tra appassionati che ingannano il tempo aspettando il passaggio della corsa e dei corridori …

… indimenticabili quegli anni … forse anche perché eravamo più giovani Diego … mi disse Pietro quel pomeriggio mentre aspettavamo la corsa …

… si sicuramente risposi io … ma erano davvero anni belli e fortunati per i nostri corridori gli anni 90 … con Bugno, Chiappucci e Fondriest la Classicissima di primavera si tinse di azzurro, con strepitose vittorie in solitaria dei nostri campioni …

pubblico a capo Berta per il passaggio della Milano Sanremo
2017 Milano-Sanremo

Il dualismo Bugno – Chiappucci

… nel 1990, raccontai io ad Andrea … subito dopo Imperia, un certo Canzonieri, buon corridore ma non certo un campione, attacca ed allunga sul gruppo … Bugno risponde riportandosi sotto e rilanciando l’azione … i due collaborano ed aumentano il vantaggio … poi sulla Cipressa Bugno rimane solo all’attacco e scollina con un vantaggio di 18 secondi … tiene in discesa e sul piano, il gruppo dietro insegue ma non riesce a raggiungerlo … in cima al Poggio ha ancora 15 secondi … si butta in discesa, resiste negli ultimi km verso Sanremo … e taglia il traguardo a braccia alzate sei anni dopo il successo di Moser, con una media record di 45,8  kmh sui 294 km di corsa …

… rispose Pietro a me, nel 1991 … Chiappucci vinse dopo una fuga solitaria di 140 km, degna di una impresa d’altri tempi, sconsiderata e coraggiosa, ma fortunata e di successo … “el diablo” (il soprannome affettuoso che i tifosi diedero a grande campione in maglia Carrera) scattò nella discesa bagnata del Passo del Turchino, insieme al compagno di squadra Guido Bontemmpi, anche lui ottimo e spericolato discesista … in fondo a Voltri e poi lungo la statale Aurelia continuarono nel loro attacco … a Capo Mele i due riprendono la fuga dei 6 corridori che era iniziata nella pianura da Milano verso gli Appennini …

… a Capo Cervo Chiappucci forza l’andatura in testa e resistono davanti solo in tre il francese Mottet, il belga Nijdam ed il danese Soerensen … sul capo Berta Claudio scatta ancora e solo il danese gli resiste a ruota … scollinano con 1 minuto sugli inseguitori … proseguono all’attacco insieme anche sulla Cipressa, ma sull’ascesa del Poggio sono quasi ripresi … a quel punto Chiappucci compie un ultimo prodigioso e disperato tentativo di allungo in salita a 2 km dalla vetta … riesce a staccare tutti e scollina da solo con 25 secondi … tiene in discesa e sul piano … resiste solo in testa ed arriva al traguardo a braccia alzate al cielo, incredulo e piangendo di felicità … secondo a 45 secondi arriva Soerensen e terzo si piazza Vanderarden che regola lo sprint di gruppo … vittoria incredibile e fantastica …

… che cuore e che coraggio quel giorno ebbe Chiappucci, concordammo Pietro ed io … mentre a bordo strada i gruppetti di appassionati e di tifosi aumentavano fino a diventare una folla curiosa ed attenta ai due lati dello stradone … verissimo quello che vi ho sentito raccontare, disse un signore che vicino a noi aveva ascoltato i nostri racconti … ma la sapete la storia della vittoria di Fondriest nel 1993? …ci chiese Vittorio, (il nome di questo signore con cui facemmo amicizia quel giorno) …

L’exploit di Fondriest

… Maurizio Fondriest colse una delle più importanti vittorie della sua prestigiosa carriera, proprio alla Milano-Sanremo del ’93, nello stesso giorno in cui sua moglie in clinica dava alla luce la loro piccola e bellissima Vittoria …

… fu un altro attacco d’anticipo sul gruppo dei velocisti e degli sprinter … sul Poggio scatta il francese Gaston e solo Fondriest riesce a seguirlo … poi l’italiano rilancia l’attacco e stacca il francese sul finale di salita … Maurizio scollina solo con 10 secondi di vantaggio … che conserva in discesa e nei km finali dentro Sanremo … vince da gran campione a braccia alzate sul traguardo di una altra Sanremo memorabile … in solitaria con 4 secondi di vantaggio su Luca Gelfi e 9 secondi su Maximilian Sciandri …

vittoria Pozzato all'edizione della Milano Sanremo 2006

Ad ognuno i suoi campioni

… poco dopo si aggiunsero al nostro gruppetto di appassionati a bordo strada quel pomeriggio, altri quattro che vollero partecipare ai nostri ricordi ed alle nostre conversazioni … Ezio, Felice, Giacinto e Fausto … anche loro conoscevano qualche storia della Milano-Sanremo … ce le vollero raccontare ed anche con loro diventammo amici di strada e di corse …

… Felice ed Ezio raccontarono della grande vittoria di Giorgio Fulran nel 1994 … sempre con il solito copione ormai collaudato: uno scatto secco sul Poggio … lo scollinamento con un vantaggio minimo di 15 secondi sul gruppo … la discesa a rotta di collo … il tenere alta l’andatura e resistere negli ultimi 2km in Sanremo …  poi la rotonda con la svolta a sinistra, il curvone in discesa a destra, il lungomare, la fontana , l’imbocco di Via Roma … e gli ultimi 250 metri in leggera contropendenza … con finalmente gli ultimi 50 metri alla linea bianca che spianano sull’arrivo …

… Giacinto e Fausto replicarono invece della straordinaria ed inattesa vittoria di Gabriele Colombo nel 1996 … questo giovane outsider, lungo e magro, va all’attacco sulla Cipressa insieme all’ukraino Gonchenkov … in discesa rientrano sui due gli italiani Sciandri e Coppolillo … i quattro davanti hanno un vantaggio esiguo sul gruppo degli inseguitori, ma tengono duro anche sulla salita del Poggio dove mantengono 30 secondi … in fondo alla discesa e sul tratto finale in pianura ad 1 km dal traguardo il giovane corridore varesino compie uno scatto fortissimo ed irresistibile ed allunga sui tre che non riescono a colmare il buco …

…Gabriele Colombo coglie la più importante vittoria della sua carriera, nella corsa più prestigiosa e difficile da vincere, lui un forte passista quasi sconosciuto, arriva solo sul traguardo con un vantaggio di 1 secondo soltanto sui tre compagni di fuga … chapeau Gabriele, un colpo da maestro e da grande finisseur …

… trascorrevano i minuti in queste interessanti conversazioni ed aumentava in noi ed in tutti la eccitazione dell’attesa di vedere finalmente la corsa ed il passaggio dei corridori …

 

Una passione condivisa al femminile

… fu in quei momenti che si unirono al nostro gruppetto altre due belle signore appassionate e competenti di corse e di ciclismo … Daniela e Giovanna ci vollero raccontare invece delle volte che avevano visto trionfare a Sanremo nello sprint del gruppo dei velocisti … due bellissimi e fortissimi atleti … Mario Cipollini ed Alessandro Petacchi … giganti delle volate di quegli anni …

…. anche con loro facemmo in breve amicizia e scoprimmo con piacere che il ciclismo non è solo una passione maschile, ma ha tra le donne tantissime appassionate tifose e seguaci competenti delle corse … che sempre più numerose e forti si vedono anche pedalare sulle nostre strade …

Ciclismo femminile a Laigueglia in Liguria

… Daniela ci raccontò della strepitosa vittoria di potenza in uno sprint regale di Mario Cipollini nel 2002: il gruppo dei velocisti ripiomba sugli attaccanti ai 700 metri dal traguardo e super Mario pilotato da Lombardi e dal treno dei compagni di squadra, in volata batte nettamente tutti e finalmente coglie la vittoria dopo tanti anni di piazzamenti, una perla nel suo prestigioso palmares di trionfi …

… Giovanna volle invece raccontarci della grande volata di Alessandro Petacchi: ai 250 dalla linea Petacchi esce dalla scia del suo compagno ed imposta uno sprint di potenza assoluta, accelera e taglia il traguardo con due biciclette di vantaggio sugli altri, potente e sicuro, coglie il più importante successo della sua lunga e brillante carriera …

… in quegli anni i grandi velocisti erano ritornati a dominare negli arrivi della Milano-Sanremo: 4 le vittorie del tedesco Zabel, 3 quelle dello spagnolo Freire, una a testa per Cipollini e per Petacchi …

… ma nel 2003 ci fu il capolavoro di Paolo Bettini, con una serie di azioni d’attacco riuscì a scompaginare i piani degli uomini veloci: supportato dal grande compagno di team Luca Paolini, Bettini ebbe la meglio in uno sprint a due con il ligure di Andora Mirco Celestino … una vittoria memorabile la sua …

… anche l’ultimo successo dei colori italiani fu una azione di anticipo nello sprint dei velocisti: si impose Filippo Pozzato che scattato ai 350 metri dalla linea proseguì nel suo attacco e tirò dritto fino al traguardo, battendo tutti i velocisti puri …

… dopo quella edizione la Sanremo è stata sempre appannaggio di corridori stranieri: campioni fortissimi, resistenti e veloci … ma tra le più grandi imprese concordammo nel nostro gruppetto che quelle del russo naturalizzato belga Andrey Tchmil e dello svizzero Fabian Cancellara furono le più belle … perché anche loro con potenti azioni di attacco negli ultimi km riuscirono ad imporsi in solitaria, anticipando il gruppo …

firme dei ciclisti alla partenza della Milano-Sanremo

Ad ogni passaggio della Milano Sanremo….La magia si rinnova

… anche quest’anno 2018 il copione della Milano-Sanremo  sarà sempre quello … attaccanti e finisseur contro velocisti e sprinter … in una corsa che da sempre si dice che alla partenza in tanti sono in condizioni di vincere … ma che sempre sorride solo ai veri campioni di forza, di tenacia e di resistenza … una corsa sempre uguale a se stessa, ma sempre diversa ogni edizione … una passione ed una emozione che si ripete ogni primavera sulle strade del Ponente Ligure … che coinvolge ed affascina le persone … avvicina ed unisce le generazioni …

… papà, papà … ma è vero che oggi passano i corridori della corsa? … chiese il piccolo Federico stringendo nelle sue manine le mani grandi del papà Pino … si certo Federico, sono partiti questa mattina presto dalla pianura di Milano ed arrivano a Sanremo nel tardo pomeriggio … dai, copriti bene che ora usciamo ed andiamo ad aspettarli e vederli passare lungo la strada … vedrai ti piacerà …

… è così, tutti gli anni, da tanti anni , sempre uguale e sempre diversa, una magia che attira, incuriosisce, poi affascina e coinvolge … da oltre cento anni … sulle strade del ponente ligure … di nonno in nipote e di padre in figlio … la passione si rinnova e si raccontano nuove storie …

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