Il sentiero del Pellegrino da Noli a Varigotti
- settembre 16, 2018
- by
- Residence Oliveto
Trekking in Liguria: La traversata Noli – Varigotti
Mare, monti, natura e panorami suggestivi sono i punti di forza di questa semplice camminata, adatta anche ai bambini. Il sentiero era anticamente percorso dai Pellegrini che visitavano le numerose chiese, ormai sconsacrate, che si incontrano durante il percorso, per questa ragione noto come “il Sentiero del Pellegrino”. Lungo i sentieri di Capo Noli è facile stupirsi di fronte ad una natura che lascia “a bocca aperta” per la sua bellezza ed imponenza. Si cammina sull’orlo di falesie strapiombanti, dove la montagna fatta di rupi verticali si fonde con le limpide acque del Mar Ligure. La traversata collega Noli e Varigotti, due famosi centri balneari della Liguria di Ponente, ed è perfetta per un trekking in inverno o nelle mezze stagioni. Siamo riusciti ad incuriosirvi? Allora…partiamo!!!
Partenza da Noli…
La partenza da Noli, presso la Chiesa di San Paragorio, all’estremità occidentale del paese. L’avvio del sentiero, è segnalato dalle paline della Passeggiata Dantesca.
Il sentiero parte subito con tratti di salita piuttosto impegnativi, ma non scoraggiatevi perché, in breve, verrete ripagati dal paesaggio circostante, che si fa via via più bello salendo. Una comoda mulattiera attraversa i primi uliveti e sale in pendenza permettendo un bel colpo d’occhio sul lungomare di Noli e sulla non distante Isola di Bergeggi.
In circa 20 minuti di cammino si arriva ad un bivio: andando a sinistra si trovano i ruderi della Chiesa di S.Lazzaro e del Lazzaretto, edificato nel 1250 per i naviganti di Noli che rientravano a riva ammalati e bisognosi d’isolamento. Si procede poi nella macchia sino ad un nuovo bivio, ben indicato dalla segnaletica. Ancora una volta si svolta a sinistra proseguendo in piano tra gli alberi d’ulivo; si raggiunge uno spiazzo che ospita i ruderi della Chiesa di S.Giulia e S.Margherita, in gran parte distrutta ed incendiata dai tedeschi nella parte finale del secondo conflitto mondiale.
Vicino alle rovine parte un sentiero nel verde che in pochi minuti porta all’eremo del Capitano D’Albertis, un aristocratico che a fine ‘800 costruì una casa in stile coloniale a forma di cabina di nave, con tanto di albero di veliero per l’alzabandiera, non solo, creò anche un parco di piante esotiche, una grande voliera di uccelli rari e una torretta merlata.
La grotta dei Falsari
Dopo una sosta per ammirare il paesaggio si torna indietro al piano che ospita la Chiesa di S. Giulia e S. Margherita. Si ripercorre il sentiero in lieve salita sino alla biforcazione ben segnalata dai cartelli per la famosa Grotta dei Falsari o Grotta dei Briganti. Curioso il nome della cavità legato alle tradizioni locali che narrano come la Grotta dei Falsari abbia in passato ospitato un gruppo di contrabbandieri che nascosero qui le loro merci rubate. Merita davvero una piccola deviazione per vedere un luogo incantevole. Non è propriamente una grotta, ma piuttosto un antro roccioso che si affaccia sul mare con una spettacolare apertura semicircolare poco sopra la via Aurelia. Questa grotta è stata creata dall’acqua dolce e poi modellata dal mare. Sul fondo si possono notare alcuni muretti a secco diroccati che risalgono ad epoca romana. Concedetevi una pausa in questo bellissimo luogo con una vista spettacolare. Dopo un’irrinunciabile sosta per qualche foto, si torna indietro risalendo tra la macchia, sino al sentiero principale.
Panorama dal monte di Capo Noli
Si può ora riprendere il cammino, sempre in salita, si incrocia il sentierino (segnavia cerchio rotondo tagliato) che conduce direttamente alla sommità del Monte di Capo Noli in coincidenza del quale si trova il cancello della Caserma dei Carabinieri, e dove un tempo c’era l’ufficio del telegrafo a segnali di epoca napoleonica. Da questo punto si gode di uno spettacolare panorama che va dal Monte di Portofino a Capo Mele. D’inverno nelle giornate più limpide è possibile scorgere la costa corsa.
Da qui si inizia la discesa che conduce a Varigotti. Sul percorso c’è la “Torre delle Streghe”, le leggende raccontano che la costruzione fosse stata eretta da Noli per difendersi dalle incessanti scorribande femminili (“streghe”, “basure”) di Varigotti. Con quest’ultimo sentiero, inizia la discesa, a tratti ripida e spesso sassosa. Si incontra qui un curioso, coloratissimo muro chiamato Mausoleo Cerisola, realizzato da Giuseppe Cerisola, detto Carnera per l’aspetto fisico e l’Australiano per gli anni trascorsi in Australia, prima come prigioniero degli inglesi durante la seconda guerra mondiale e poi come lavorante nelle fattorie. Ritornò a Varigotti negli anni Settanta e ottimo nuotatore, salvò nel 1976 dall’annegamento una persona. A ricordo dell’evento realizzò, accanto all’orto che coltivava, proprio questo muro con salvagente e immagini marinare, piastrelle di terracotta e bacheche.
La famosa spiaggia del Malpasso
L’escursione non sarebbe completa senza una visita alla Spiaggia del Malpasso; dopo averla ammirata dall’alto merita una sosta a termine di questa meravigliosa camminata. Per raggiungerla si esce da Varigotti e si segue per poche centinaia di metri la statale Aurelia in direzione di Noli. Si tratta di una delle più belle spiagge della Liguria; frequentatissima nella stagione estiva ritrova la sua dimensione più naturale in pieno inverno quando è possibile godere della sua finissima sabbia e delle trasparenze del mare.
Il rientro alla partenza è possibile con i mezzi pubblici; in questo caso si ritorna a Varigotti dove si trova la fermata dell’autobus (munirsi del biglietto nella tabaccheria del paese). In tutto, senza considerare il rientro da Varigotti a Noli, il percorso impegna per circa 3 ore.