Colori e sapori dell’autunno in Liguria
- ottobre 07, 2019
- by
- Residence Oliveto
Autunno dorato in Liguria
Chi ha detto che le vacanze finiscono a Settembre? Quando le foglie si tingono di mille colori mentre le temperature si fanno miti, è tempo di programmare qualche weekend d’autunno …
In Liguria inizia la stagione d’oro delle eccellenze locali, con la battitura delle olive in vista dell’olio nuovo, la fine della vendemmia con il mosto nei tini che profuma le cantine, la raccolta dei funghi e delle castagne che animano sagre e feste da ponente a levante.
Da settembre a novembre, ogni fine settimana, piccoli paesi, ancora a misura d’uomo, aprono le loro porte e ci invitano a scoprire uno stile di vita che fa dell’autenticità la sola parola d’ordine. Ovunque si accendono i bracieri e si condividono piatti prelibati.
L’entroterra ligure è un museo a cielo aperto dell’arte e della natura, fatto di nodosi e ritorti ulivi, di colline e di vigneti, ricco di caruggi pieni di fascino e di tradizione, di ponti in pietra, castelli, facciate colorate, ma anche di sentieri immersi nella natura tra viti e ulivi.
Scoprire le nostre valli è viaggiare tra le suggestioni delle luci e dei colori… é perdersi nella piacevole atmosfera di un paesaggio che conserva ancora intatta la sua bellezza. Ovunque è possibile incontrare luoghi residenziali piacevoli, frantoi e botteghe ricchi di prelibatezze gastronomiche.
Ecco alcuni suggerimenti per godervi appieno un Autunno in Liguria, alla scoperta di profumi e sapori del territorio. all’insegna del relax e del gusto
Le “Vie del vino” nell’entroterra di Albenga
Se volete passare un pomeriggio alla scoperta dei vigneti tipici della zona …vicino a noi, da Albenga verso l’entroterra, incontriamo Salea e Ortovero. Qui, una generosa circolazione dell’aria che arriva dal mare dona ai vini autoctoni quella giusta sapidità e acidità che ne caratterizzano sapore e longevità. Vogliamo parlarvi del Pigato e del Vermentino, due vini che rispecchiano la Liguria sia nei colori che nei sapori.
Il Pigato
Di color giallo paglierino con sfumature e riflessi dorati che ricordano la spiga del grano e l’olio ligure, ha un aroma persistente ed intenso, fruttato e floreale, grazie ai profumi di pesca ed albicocca mature. Spiccano, note di agrumi, miele e i profumi della macchia mediterranea, soprattutto la ginestra, salvia, rosmarino, timo e, in alcuni casi, basilico.
Il Vermentino.
Rapidi riflessi verdolini sfumano nel paglierino. Dai sentori intensi, che ricordano la frutta bianca, la macchia mediterranea e un cesto di erbe aromatiche con un palato sapido ed una acidità vibrante. E’ un vino morbido e molto persistente, adatto a tutta la cucina ligure a base di pesce e a formaggi a pasta morbida.
A Ortovero l’Enoteca Regionale della Liguria, organizza degustazioni con abbinamenti cibo vino che esaltano le peculiarità dei prodotti tipici Liguri.
Assolutamente da provare, Il Piganò, uno spumante a base di Pigato con una piccola percentuale di Pinot Nero: il nome dato è la crasi tra i nomi dei due vitigni. Questo vino è “la risposta ligure al prosecco” infatti è caratterizzato da aromi fruttati, aromatici e sapidi del vitigno Pigato e la freschezza del Pinot nero. Da gustare sia come aperitivo che in abbinamento a molti piatti liguri: erbette in pastella fritte, friscioi di baccalà, torta pasqualina.
Calizzano e Festa d’Autunno
Un’altra escursione nell’entroterra, dal lato opposto, ci porta sul Colle del Melogno, a Calizzano, che ricorda i tratti del paesaggio alpino e in autunno si tinge di toni caldi e rossicci. E’ piccolo borgo a metà strada tra il mare e l’affascinante Val Bormida. Le sue origini alto-medievali sono ancora bene evidenti nella struttura urbanistica e nell’atmosfera senza tempo che tuttora si respira nel centro storico. Qui potrete ammirare la bella Chiesa di San Lorenzo e i resti del Castello dei “Del Carretto”
Da non perdere, a metà Ottobre, la Festa d’Autunno. E’ questa l’occasione perfetta per assaggiare le migliori prelibatezze della valle, come funghi e castagne. I ristoratori locali propongono biscotti e confetture, valorizzando così le già gustosissime castagne, mentre con la loro pregiata farina si prepara il locale castagnaccio e le tagliatelle da condire con sughi di noci, funghi e con l’intramontabile pesto alla genovese.
Dolceacqua e il “Rossese doc”
Con un’intera giornata a disposizione, verso Ponente, merita una visita Dolceacqua. Incantevole il suo ponte romano a schiena d’asino con vista sulle rovine del castello dei Doria, arroccato sulla cima della collina. Siamo nella capitale del “Rossese doc”, il prezioso vino degustato già da Napoleone e Andrea Doria dal colore rosso rubino con note di rosa e di pepe nero.
Qui, nella salita che conduce al Castello Doria, si trova la piccola e accogliente sede dell’Enoteca regionale della Liguria che vi aspetta con le sue degustazioni.
La Valle Arroscia
Sempre nell’imperiese una valle tutta da scoprire è la valle Arroscia, ricca di borghi e storia. Fermatevi per una passeggiata a Pieve di Teco con i suoi portici o nel centro storico di Vessalico, famosa per il suo aglio, molto utilizzato nella cucina ligure nonché presidio slow food.
Il museo delle erbe di Cosio d’Arroscia, le fortificazioni ottocentesche di Pornassio…ecco alcuni luoghi dove il tempo pare essersi fermato.
Naturalmente anche questa valle ha il suo vino… qui nasce il pregiato Ormeasco, un vino doc, rosso rubino con profumo intenso di liquirizia, mandorla amara, more e ciliegie.
Proprio in questa zona il bosco di ulivi ricopre tutte le colline e ogni paese ha i suoi frantoi. Nel fondovalle invece si trovano importanti industrie olearie, i cui proventi hanno permesso, nei secoli passati, la realizzazione di edifici monumentali di grande valore.
La strada è tortuosa scorre fra le anse del fiume, sovente rocciose, orride e spettacolari. Non mancano i punti ombrosi, le zone umide di grande valore ambientale. Più in alto, gli uliveti si alternano con la rada vegetazione mediterranea.
Mendatica e il Parco avventura
Spingendosi più avanti, nell’Alta valle Arroscia, anche i più piccoli potranno provare il brivido dell’avventura a Mendatica, nell’unico parco avventura del Parco delle Alpi Liguri.
E se dopo il parco vi è venuta fame, nessun problema… siamo nel bacino della cosiddetta “cucina bianca”. Si tratta di una gastronomia piuttosto lontana dall’idea di cucina mediterranea ligure comunemente individuabile. La cucina bianca mette insieme i sapori di alta valle: patate, porri, rape, formaggi e brussu (un tipo di ricotta fermentata), lardo, pasta rustica e gnocchi di farina di grano; si tratta di una cucina povera di colori, per questo definita “bianca”.
Se siamo riusciti ad incuriosirvi….non resta che prendersi una pausa alla scoperta di un’altra Liguria che oltre il mare ha molto da offrire.