I castelli della Liguria di Ponente
- gennaio 28, 2020
- by
- Residence Oliveto
Alla scoperta dei luoghi del passato
Rocche, manieri e fortificazioni sorvegliano il mare dalle montagne rimandandoci ad un tempo passato, in tempo di cittadelle con edifici merlati, un tempo in cui ogni borgo aveva un suo castello. Ancora oggi molti hanno una storia da raccontare, con sotterranei misteriosi, tesori e giardini da scoprire.
Pronti per un viaggio alla scoperta di questi luoghi straordinari? Vediamo insieme i castelli della Liguria di Ponente che meritano una visita.
Il Castello dei Doria a Dolceacqua
Nell’estremo ponente Ligure, il “castello dei Doria”, sorveglia dall’alto il borgo medievale di Dolceacqua famoso anche per il suo pittoresco ponte a schiena d’asino, il “Ponte Vecchio”. Passeggiando tra i carruggi di questo borgo antico, in un’atmosfera che sembra essere sospesa nel tempo, raggiungiamo il maniero con una piccola salita panoramica. Qui lo sguardo può spaziare dal blu del mar Ligure, al verde delle vigne e degli ulivi, fino alle Montagne Azzurre che, in inverno, sono imbiancate dalla neve.
Il castello, parzialmente ristrutturato è attualmente visitabile. Alcune sale interne vengono utilizzate per mostre ed esposizioni, molto interessanti sono quelle multimediali dove con pochi click potremo conoscere tutta la sua antica storia.
Cervo e Il Castello dei Clavesana
Proseguiamo poi verso Cervo, uno dei borghi più belli d’Italia. Qui il Castello dei Clavesana, costruito nel ‘200 sopra uno sperone roccioso, domina tutto il paese dall’alto. E’ una struttura fortificata, protetto da torri e mura cinquecentesche cui si accede esclusivamente a piedi attraverso le porte medievali. Nella sua storia, ha avuto diverse utilità., nato come chiesa fortificata, solo successivamente, i marchesi di Clavesana, signori del territorio, ne fecero il loro castello-palazzo marchesale con lo scopo preciso di difendere il borgo di Cervo dalle scorribande di predoni, saraceni e barbareschi. Nei secoli successivi il castello venne progressivamente ampliato fino a raggiungere l’attuale forma e dimensione.
Oggi è sede del locale ufficio di informazioni turistiche. Con un unico biglietto potrete visitare il museo etnografico del Ponente Ligure e la mostra `Donne di Liguria – Un secolo di storia 1850/1950`. Qui, oltre 250 bambole, vestite con abiti e merletti realizzati a mano raccontano le tradizioni, il lavoro, il tempo libero e le conquiste sociali della donna ligure lungo il cammino di un secolo.
Dopo uno sguardo al panorama mozzafiato dalla terrazza, con gli occhi ancora pieni dell’azzurro del mare ci dirigiamo verso la prossima meta.
Zuccarello
Da Albenga, imbocchiamo la Val Neva e dopo pochi km troviamo Zuccarello, uno dei borghi più belli d’Italia, capitale dell’antico Marchesato dei Del Carretto. L’antico borgo fortificato si presenta ancora integro nella sua struttura architettonica originale, con una via porticata che lo attraversa per tutta la sua interezza. Le numerose botteghe che nel medioevo sorgevano sotto i caratteristici portici sono state oggi sostituite da bar, ristoranti e negozi tipici.
Dopo una “sosta fotografica” sul suggestivo ponte medievale in pietra, ci incamminiamo verso le rovine del Castello. Preesistente alla fondazione del borgo, grazie alla sua posizione dominante e strategica, esercitava il controllo sull’antica via del sale che risaliva la val Neva. Fu spesso teatro di lunghi e rovinosi assedi, che alla fine lo portarono all’abbandono. Spesse pareti di pietra che si alzano fino al cielo con finestroni ad arco che si affacciano da stanze prive di soffitto. Grazie ad un restauro del 2010 gli spazi esterni sono ora sede di mostre ed eventi.
Da qui, un interessante percorso di trekking di circa 3 Km, conosciuto come il “Sentiero di Ilaria del Carretto” , ci conduce alla nostra prossima meta…
Castelvecchio di Rocca Barbena
Il Castello dei Clavesana, edificato nell’XI secolo sull’altura di un poggio, sovrasta dall’alto il borgo di Castelvecchio di Rocca Barbena. Con le sue torri e la struttura a pianta quadrata conserva ancora lo stile medievale. Nato prima come roccaforte dei Clavesana, divenne in seguito proprietà dei Del Carretto. Anche se oggi la fortezza non è più visitabile in quanto proprietà privata, vale la pena, comunque, arrivare fino all’entrata per godere della splendida vista panoramica sulle case e sulla vallata circostante.
Due passi nel borgo e subito la nostra attenzione sarà catturata da angoli dal sapore remoto. Tetti a cupola, archetti in pietra che collegavano le abitazioni, antichi lavatoi e le famose “gobbe”, piccole nicchie che ospitavano i forni delle case, costruiti verso l’esterno per guadagnare un po’ di spazio.
Il Castello della Meridiana a Garlenda
Sulla via del ritorno, arriviamo a Garlenda, famosa ber il suo Golf Club a 18 buche, Qui, all’inizio del paese in posizione dominante sulla Val Lerrone, troviamo il Castello Costa del Carretto, noto anche come Castello della Meridiana, per via delle due meridiane che campeggiano sui lati est e sud. Edificato nel XII secolo come casa di caccia fu poi adibito a residenza signorile della famiglia “costa del Carretto”. Nella parte posteriore, rivolta ad ovest, sorge la misteriosa Torre Ottagonale, nelle cui sale sotterranee si narra che vi si trovassero le prigioni.
Divenuto proprietà del Comune, è stato recentemente ristrutturato e ospita diversi eventi socio-culturali, così come numerose manifestazioni, spettacoli, mostre e convegni. Al primo piano, nei pressi della Sala Consiliare, vi è la Pinacoteca che annovera moltissime opere donate dagli artisti che negli anni si sono succeduti nelle mostre organizzate nelle splendide sale del castello.
Castel Govone a Finale Ligure
Qui si conclude il nostro itinerario tra i castelli del Ponente ligure. Il maniero fi costruito verso la fine del XII secolo in posizione strategica in cima ad un colle che domina Finalborgo. La sua storia si lega con quella della Famiglia dei Marchesi Del Carretto, discendenti del leggendario Aleramo.
Castel Govone era il simbolo del potere del ramo di Finalborgo dei “del Carretto “, per questa ragione più volte attaccato e distrutto dalla “Repubblica di Genova”. Ricostruito e definitivamente restaurato dal marchese Giovanni I divenne in quel periodo il castello più grande del Ponente Ligure.
Nel 1602 il castello fu ceduto agli Spagnoli, che lo dotarono di un castello di servizio “Castel San Giovanni”. Acquistato poi nel 1715 dalla Repubblica di genova, fu in parte distrutto a causa dell’antica rivalitò.
Attualmente di proprietà del Comune di Finale è possibile accedervi con visite guidate. Dal centro storico di Finalborgo una bella e piacevole passeggiata, non particolarmente impegnativa, si raggiunge prima Castel San Giovanni e poi, dopo circa venti minuti, i ruderi di Castel Govone. Un’attenzione particolare merita la torre dei Diamanti risalente alla fine del Quattrocento. Con la sua forma, “a prua di nave” serviva a contrastare la potenza dei proiettili sparati da sud , evitando che colpissero perpendicolarmente le mura, modo in cui avrebbero arrecato i danni maggiori. Anche le pietre di copertura a forma di piramide che ricordano i diamanti, servivano allo stesso scopo, ovvero ad assorbire il colpo in modo meno traumatico che su una superfice liscia.
Se vi abbiamo incuriosito con il nostro itinerario non possiamo che consigliarvi di visitare questi luoghi, ricchi di bellezze insospettabili, alla scoperta di un’altra Liguria che oltre il mare e le spiagge ha molto da offrire.